Lettera a mamma e papà

Carissimi Lara e Riccardo,

non so se e quando vi invierò quello che il Sentimento e l’Affetto che provo per Voi mi spingono a scrivervi, ma sento l’irresistibile bisogno di farlo.

Il cuore è rigonfio di dolore, la mente è annebbiata e la Vita appare inesorabilmente buia e priva di ogni prospettiva. In un solo momento, il Mondo sembra esservi crollato a dosso. I piani e i progetti di una Vita si mostrano inconsistenti e svuotati di ogni valore. La sofferenza morde la parte più sensibile del vostro cuore, lasciando, senza alcuna spiegazione razionale, un senso di inguaribile e sgradevole amarezza.

Carissimi amici, il vuoto che la prematura e inaccettabile scomparsa della dolce Arianna ha portato nella vostra esistenza rimarrà in eterno incolmabile. Il tempo, forse, allevierà la fitta al cuore, ma non lascerà mai posto alla rassegnazione o a qualsivoglia spiegazione razionale.

Nella vita, spesso, si verificano eventi e accadimenti che nessuno immaginerebbe mai possano concernere la sfera dei propri affetti o delle proprie amicizie e che ci lasciano impotenti, incapaci di reagire, assolutamente soggiogati.

La Vita però, cari Lara e Riccardo, è un fenomeno estremamente complesso e spesso doloroso. Vi siete mai chiesti perché nasciamo in un dato momento storico, in una particolare parte del Mondo? E perché proprio all’interno di una determinata famiglia? Per quale strano evento veniamo e perché, nei modi più diversi (e spesso tragici) ce ne andiamo? Quali disegni seguiamo? Francamente sono domande scomode dalle quali generalmente sfuggiamo proprio per la loro complessità. Io, da qualche tempo, ho iniziato a pormi tali difficili quesiti e sono giunto alla determinazione che la “vita terrena”, per quanto intensa e travagliata, è soltanto una porzione minima e in un certo senso insignificante di una esistenza che va necessariamente oltre la morte e persegue obiettivi e traguardi ben più ambiziosi e complessi, imperscrutabili da coloro che si pongono in un’ottica puramente fisica. Credo, quindi, nell’esistenza di Entità Superiori, di veri e propri Angeli in grado di incidere nelle nostre esistenze, capaci di riscaldare i cuori e di portare conforto a coloro che soffrono. Creature Sublimi e Bellissime che parlano direttamente alla nostra coscienza, che guidano il cammino degli uomini che amano, supportandoli nelle difficoltà e nella disperazione.

Amati amici, al di là della costernazione e della rabbia che avvertite prepotentemente in questo momento, sappiate che Arianna – con la bellezza e la dolcezza di sempre – è entrata a far parte di questo “club” di persone speciali, di creature divine che accompagnano e illuminano il percorso dei Cari e degli Amici che hanno amato in Vita. Forse ciò che sto per dirvi vi sembrerà paradossale, ma oggi Arianna vi è più vicino di quanto non lo sia mai stata. E non parlo di una vicinanza soltanto morale, spirituale, ma mi riferisco a una vicinanza fisica, tangibile, r e a l e ! In questi giorni di immane sofferenza e avvilimento, la vostra Amata figliuola non vi ha lascito nemmeno per un solo momento. Ha continuato ad accarezzare dolcemente i vostri volti e ha incessantemente asciugato, con amore e tenerezza, le irrefrenabili lacrime. Sarà Arianna ad aiutarvi a superare il dolore, sarà Lei ad indicare il percorso da seguire, a supportare l’amata sorellina nei momenti – belli e brutti – ai quali inevitabilmente la Vita la sottoporrà. Sarà sempre con voi, e lo sarà per sempre.

Oggi Arianna è a conoscenza di cose che Noi neppure immaginiamo, è partecipe del mondo Divino; possiede doti e virtù che la pongono al di sopra della Storia, la sua intelligenza è sconfinata, la sua visione del Mondo, universale! Pertanto, non escludo che sia Lei, in questo momento, a dettare al mio cuore le frasi e le riflessioni che il pensiero prova, non senza difficoltà ammetto, a rielaborare. E’ un atto di amore e sono onorato di poterne essere, in qualche modo, artefice o strumento.

Qualche giorno fa ho sentito un’amica dei miei genitori. La sua famiglia, purtroppo, è stata colpita dalla vostra stessa sciagura. Il fatto si è verificato nel 1999. Il figlio Matteo amava le moto e a bordo di una moto se ne è andato. L’incidente è avvenuto in viale Regione Siciliana, all’altezza del bar Baby Luna, quindi a pochi chilometri di distanza da quello di Arianna. La mamma di Matteo mi ha confidato che oggi, a distanza di 10 anni, il suo rapporto con il figlio è più intimo e confidenziale di sempre. “Non so spiegartelo”, mi ha detto “ma io riesco a percepire chiaramente la vicinanza di Matteo. So quando Lui è contento, quando approva ciò che faccio, ma anche quando si arrabbia ovvero non condivide le mie decisioni. Mi consiglia costantemente ed è di grande aiuto e conforto. Oggi, stranamente, riesco ad avvertire la sua vicinanza in modo assai più intenso e vigoroso di quanto non fossi in grado di fare nei mesi immediatamente successivi all’incidente. Forse – provo a spiegarmi – è questione di allenamento…chissà, non c’è una spiegazione!”.

Non so quanto ciò possa esservi d’aiuto, ma avvertivo il bisogno di raccontarvelo.

Amici miei, sento inoltre la necessità di parteciparvi la mia affettuosa vicinanza e la profonda commozione con la quale mi unisco alla vostra sofferenza. Vi confido che mi sento assolutamente impotente di fronte alla immane tragedia e provo un senso di smarrimento e di amara desolazione.

Vorrei trovare un modo concreto per sostenervi in questa prova durissima., esservi in qualche maniera di aiuto. Non ho mai omesso di ricordare nelle mie preghiere la dolce anima di Arianna . Supplico Dio di donarvi conforto e serenità, di prendere per mano la piccola sorellina di Arianna e di accompagnarla (in questo assurdo momento di sconforto, incredulità e confusione) verso una dimensione di tranquillità e spensieratezza – come è giusto peraltro che sia per una ragazza della sua giovane età. Forse è questa, cari Richi e Lara, la problematica più delicata che vi ritroverete a fronteggiare. Il vostro dovere di genitori (e mi consta personalmente che siete un papà e una mamma FANTASTICI!) vi impone di reagire con amore e coraggio al dolore. Oggi più che mai vi è richiesto di rendere – per quanto possibile – normale il vostro quotidiano.

Caro Riccardo, il giorno dei funerali ho conversato a lungo con il datore di lavoro di Arianna. Anche lui era molto triste, ma è stato ugualmente bello sentire ciò che mi raccontava. Mi descriveva una persona solare, piena di vita, energica, simpatica e curiosa del mondo. Una ragazza affettuosa, altruista, pronta a sacrificarsi. Confidente e complice dei suoi nuovi amici. Caro Riccardo, ho subito pensato che mi stesse descrivendo una persona che conosco tanto bene; qualcuno che frequento da anni e a cui sono legato da sincero e profondo affetto. Quella persona sei tu: il migliore degli amici che si possa avere, il più burbero e al contempo il più affettuoso e premuroso. Il compagno di cui ci si può sempre fidare, schietto e leale. E del resto, Richi, Arianna era esattamente come te. Dietro quel volto d’Angelo e quel fisico armonico e minuto, si nascondeva un animo indomito, la sensibilità di una persona in tutto e per tutto pura, il coraggio e il temperamento di un leone!

Non dimenticherò mai il dolore composto e maturo dei suoi giovani amici. La dignità e l’ innocenza del loro pianto. Il decoro e la compostezza che, nonostante una straziante tristezza dilaniava il loro cuore, hanno mantenuto durante tutta la celebrazione. Arianna sapeva scegliere davvero bene i suoi amici e loro la adoravano!

C’è una foto bellissima sul suo profilo facebook. E’ sorridente, raggiante, una meraviglia!

Io, affezionati amici, anche adesso che ha guadagnato una aspetto divino e che senza dubbio è divenuta un Angelo fra gli Angeli, voglio ricordarmela così la fantastica Arianna: uno splendore della Natura!

Vi voglio bene,

Francesco

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